L’implantologia elettro saldata fornisce molti vantaggi tra i quali quello di poter protesizzare immediatamente il paziente. In alcuni casi però nel mascellare superiore si possono avere cedimenti dell’osso o delle strutture implantari e questo si deve considerare come un insuccesso assoluto che porta alla rimozione degli impianti a carico immediato. La soluzione terapeutica più idonea per portare a termine questi casi è la sostituzione degli impianti monofasici con degli impianti bifasici a carico differito.
INTRODUZIONE
Il criterio per stabilire il successo degli impianti in odontoiatria rimane un problema complesso. Una revisione di 35 articoli pubblicati tra il 1977 ed il 1989 stabilisce che il criterio più comune è la sopravvivenza dell’impianto: se è ancora fisicamente presente o è stato rimosso.1
Nei casi in cui per motivi anatomici, funzionali o economici, una protesi fissa su impianti non appaia indicata, si preferisce optare per una riabilitazione mediante overdenture supportata da impianti la quale può rappresentare un valido compromesso, con eccellenti risultati a lungo termine.
Il protocollo chirurgico-protesico della riabilitazione tradizionale di una mandibola edentula con impianti, prevede l’impiego di 2-4 impianti inseriti nella regione sinfisaria, medialmente ai due forami mentonieri, cui segue un periodo di attesa, sia per le metodiche sommerse che non sommerse, che varia da tre a sei mesi, in modo da consentire una osteointegrazione indisturbata degli impianti. Questa attesa può tuttavia creare notevoli problemi ai pazienti, che molte volte sono costretti a non poter portare alcun tipo di manufatto per un periodo variabile di tempo.
La ricerca clinica in implantologia osteointegrata oggi è evidentemente orientata verso il carico immediato.2,3,4,5 Ormai è chiaramente dimostrato che gli impianti dentari interforaminari mandibolari, possono essere caricati immediatamente con overdenture, purchè vi sia un’ accurata progettazione, e venga garantita un’ adeguata connessione tra gli impianti. Diversi studi hanno dimostrato che la connessione più pratica, stabile e veloce tra gli impianti si ottiene tramite l’elettrosaldatura. Nel caso delle overdenture saldando gli impianti con una barra di diametro di 1,9 mm che permette di alloggiare delle clips che provvedono alla ritenzione della overdenture.
MATERIALI E METODI
Sono stati esaminati 27 pazienti di cui 18 di sesso femminile e 9 di sesso maschile ai quali sono state applicate rispettivamente 27 overdenture a carico immediato nella stessa seduta in cui sono stati introdotti gli impianti. Fig 1,2,3.
Fig. 1 Caso iniziale | Fig. 2 Barra immediata | Fig. 3 Protesi immediata |
RISULTATI
Dopo un anno dell’applicazione della protesi si sono riscontrati 3 fallimenti su 27 pari al 9% di insuccessi.
No Pazienti | No Overdenture | No Successi | No Insuccessi |
27 | 27 | 24 | 3 |
Di questi 3 fallimenti 2 sono dovuti al cedimento osseo uno al cedimento delle strutture implantari.
Questa tecnica dà notevoli soddisfazioni sia per il paziente che per l’odontoiatra, permettendo di applicare subito una protesi immediata .
A volte però, sia per cedimento dell’osso mascellare superiore che per cedimento degli impianti, ci troviamo di fronte ad un insuccesso. Fig. 4
Fig. 4 La TAC frontale evidenzia alcuni impianti fratturati. |
In questi casi la soluzione consiste nella rimozione degli impianti a carico immediato e la loro sostituzione con impianti bifasici. Su questi ultimi è possibile saldare le stesse barre di diametro di 1,9 mm ed ottenere una ritenzione sufficiente. Fig 5
Fig. 5 Gli impianti bifasicii possono essere saldati con le stesse barre degli impianti a carico immediato e quindi essere degli ottimi sostituti di questi ultimi. |
DISCUSSIONE
Le overdenture a carico immediato sottopongono le ossa mascellari a supportare un carico non verticale che, nel caso del mascellare superiore, può portare ad un cedimento delle strutture ossee stesse o addirittura degli impianti che possono andare incontro a frattura e quindi si rende necessaria la rimozione.
CONCLUSIONI
Nei casi in cui l’implantologia a carico immediato porta a cedimento delle strutture ossee o addirittura delle strutture implantari la soluzione più indicata consiste nel rimuovere gli impianti a carico immediato e sostituirli con impianti a carico differito.
BIBLIOGRAFIA
1) Mish CE: Implant success or failure: clinical assessment in implant dentistry. In Mish CE, editor: Contemporary implant dentistry, pp29-42, St Louis, 1993, Mosby.
2) Lazzara RJ. Immediate implant placement into extraction sites: Surgical and restorative advantages. Int J Peridontics Restorative Dent 1989; 9: 332
3) Roberts WE, Turley PK, Brezniak N et al: Bone physiology and metabolism, Cal Dent Ass J 15:54-61, 1987.
4) Wilson TG, Weber HP. Classification of therapy for areas of insufficent bony housing prior to dental implant placement . Int J Periodontics Restorative Dent 1993; 13: 451
5) Salvato A. Implantologia Orale, Edizioni Martina, 1955:V-VI
6) Pizzamiglio E. Overdenture su impianti. Implantologia Orale, Edizioni Martina, 1995: 397-417